L’effetto Coronavirus si fa sentire anche sul gioco. Lo rivela un’inchiesta di Agimeg, l’agenzia giornalistica sul mercato del gioco. Stando ai dati raccolti da Agimeg nelle ultime settimane il calo di presenze nelle sale scommesse italia e nelle sale slot ha toccato punte del 70% a Prato, che nel 2018 è stata in assoluto la provincia italiana con la più alta spesa pro capite nei giochi.
L’inchiesta Agimeg ha coinvolto oltre 30 sale, tra agenzie di scommesse e sale slot delle nostre città. “La comunità cinese sta disertando molte attività commerciali, tra queste anche quelle adibite al gioco. Il calo di presenze nelle agenzie di scommesse con 1bet e nelle sale slot ha toccato punte del 70%” scrive Agimeg.
Tutto sommato siamo fortunati: quello del betting e dei bookmakers stranieri è uno dei settori meno inclini a subire le “restrizioni sociali” derivanti dal Corona Virus. Possiamo scommettere da casa, senza andare fisicamente nei punti 18bet scommesse, quindi – apparentemente – sembra non cambiare nulla. Se proviamo ad approfondire un po’ la questione però ci rendiamo conto che non è del tutto così.
Noi appassionati di 22bet abbiamo una fortuna: intorno al calcio girano talmente tanti soldi che, sicuramente, sarà uno degli ultimi “intrattenimenti” che subiranno uno stop drastico. Lo abbiamo visto in queste settimane: partite rinviate, crisi iniziale, ma poi subito tutti in campo con bet2u.
C’era da scommetterci, è il caso di dirlo, non si smentiscono mai. Intanto in Italia, dove si continua a permettere la vendita dei gratta e vinci, i siti online propongono scommesse online sul calcio bielorusso, Nba e sulle sfide della Primera división del Nicaragua, non saranno allettanti come Juventus-Inter ma molto meglio Deportivo Ocotal – Las Sabanas che i macabri Coronacoin.